L'arte degli 8 arti.
La Muay Thai è uno sport da combattimento derivato da una nobile arte che ha origini e tradizioni antiche, ed è lo sport nazionale Thailandese, dove si combatte in piedi come nel pugilato, indossando i guantoni ma usando oltre ai pugni, anche gomiti, ginocchia, calci con le tibie senza protezioni; inoltre è parte fondamentale della disciplina la lotta in piedi o clinch. MUAY letteralmente significa "lotta" o “combattimento" e deriva dal Sanscrito (lingua ufficiale dell’India) “Mavya” che letteralmente significa “unire insieme”. Mentre il termine THAI, è un aggettivo d’origine nazionale tailandese, il cui significato originario è “Popolo Libero”. Il termine composto Muay Thai è quindi traducibile in “Combattimenti/pugilato/lotta Tailandese”. In inglese la parola Muay Thai è attualmente tradotta in modo generico come “THAI BOXE”. Purtroppo questo termine, 'Thai Boxe', ha creato confusione da quando gli Olandesi e molti altri Europei, hanno iniziato a chiamare 'Thai Boxe' il loro modo di fare una Kick Boxing orientata alla Muay Thai, ma che in assoluto resta Kick Boxing e non può essere considerata Muay Thai, in quanto questa è tale solo se le regole e lo scoring sono esattamente quelli ufficiali usati nei grandi stadi di Bangkok, in primis il Lumpinee. In Occidente, in genere, con la definizione Muay Thai full rules si indica che vengono seguite le regole ufficiali di Bangkok; pertanto quando alcuni promoter Occidentali parlano di Muay Thai è sempre in dubbio se è Muay Thai full rules ('vera' Muay Thai) o Kick Boxing vestita da Muay Thai. Le varie discipline come: k1, Fight Code, Glory, Muay Thai senzi gomiti, Muay Thai senza clinch ed altro non sono che un modo per vendere al pubblico la Kick Boxing come Muay Thai. Il pubblico non esperto spesso cade in questo tranello, quindi suggeriamo a chi desidera vedere la 'vera' Muay Thai di recarsi in Thailandia e, soprattutto, almeno una volta nella vita, assistere ad un evento nella mecca della Muay Thai: il Lumpinee Stadium. Teniamo a specificare che solo i più grandi Nak Muay (pugili professionisti di Muay Thai) di tutti i tempi sono passati per il Lumpinee stadium e che un Nak Muay non è tale, se non ha almeno una volta nella vita combattuto, e vinto, al Lumpinee stadium di Bangkok. Lo stadio aveva una sede storica, dove hanno combattuto i più grandi combattenti Thailandesi e i pochi eletti 'Farang' (non Thailandesi) e ciò resterà nella storia in quanto questa sede è andata distrutta e sostituita da una nuova e moderna sede alla periferia di Bangkok. Solo chi ha combattuto al Lumpinee fino al 8 Febrraio 2014 può raccontare le epiche battaglie del vecchio Lumpinee Stadium in Rama IV Road vicino al Lumpinee Park e può dire di aver calpestato lo stesso tappeto del ring dei miti della Muay Thai 'vera' come : Dieselnoi Chor Thanasukar, Samart Payakarun, Somrak Kamsing, Saenchai Sor Kingstar, Ramon Dekkers, Kaosai Galaxi ecc.
Come naque:
La Muay Thai è l'evoluzione di un atteggiamento naturale dell'uomo e quindi si può anche dire che nasce con l'uomo in quanto la morfologia fisica umana gli permette di utilizzare delle armi naturali come : le braccia, le gambe, la testa, le mani e la bocca. La necessità di difendersi e la naturale evoluzione della pratica dell’utilizzo di queste armi naturali ha portato alla nascita dell'allenamento e del combattimento. Anticamente, le tribù si fusero in veri e propri clan e per questo fu inevitabile un confronto fra combattenti di diverse regioni, i quali avevano un proprio stile di combattimento che cambiava da regione a regione e ancora oggi cambia da camp (palestra) a camp. Secondo una ricostruzione storica tre furono le correnti di stili regionali più importanti che influenzarono la Muay Mai moderna: Korat, Lopburi e Chaya. Il Korat era uno stile di combattimento che prevedeva una guardia bassa e molto stabile con colpi di pugni e calci molto potenti, eseguiti in combinazione di due o tre colpi. Erano usati dei Kard Chuek (corde alle mani) che coprivano l’atleta per l’intera lunghezza dell’avambraccio, cosi facendo si aumentava l’efficacia dei colpi in attacco e migliorava notevolmente la difesa. Il Lopburi era uno stile di combattimento basato sulla velocità e sulla precisione d’esecuzione di una sequenza di quattro, cinque colpi. La guardia a differenza dello stile Korat è molto alta e meno stabile ciò permette una minore agilità, (caratteristiche principali dello stile Hanuman). I Kard Chuek ricoprivano solo le mani con dei rinforzi sulle nocche (Gon hoi) e da qui ha origine il bendaggio moderno che si fa prima di indossare i guanti ai giorni nostri. Il Chaya era uno stile che prevedeva colpi di gomito, ginocchio, tecniche di pugno e di calci, colpi d’incontro con continui spostamenti laterali, arretramenti e avanzamenti. Nonostante si considerino solo questi tre stili, se ne può considerare un quarto: il Muay Pra Na Korn. Questo stile deriva dalla fusione dei tre precedenti (avvenuta nell’era Rattanakosin durante l'ascesa a capitale di quella che oggi conosciamo come Bangkok). L’esecuzione dei colpi poteva essere molto veloce o molto potente, anche la guardia poteva cambiare in base all’evolversi del combattimento. I Kard Chuek coprivano interamente le mani e gli avambracci. Fu il periodo in cui si costruirono le prime arene permanenti per i combattimenti che diventarono poi gli attuali stadi di Muay Thai. Ma solo dopo il 1925 si iniziò ad avere regole ben precise e dopo il 1945 anche le categorie di peso, i round, i guantoni per proteggere le mani e la conchiglia per i genitali (all’inizio fatta di corteccia poi passò ad una conchiglia di mare avvolta in un panno per poi diventare quella metallica di oggi ), gli incontri si spostarono sui ring e si abbandonarono le strade e le piazze. Le arene diventarono veri e propi stadi, fra i più importanti ricordiamo il Rajadamnern Stadium (costruito fra 1941 e il 1945 ed inaugurato il 23 agosto dello stesso anno) e quella che è tuttora la mecca della Muay Thai, anche se non più nella storica sede come spiegato precedentemente Link: il Lumpinee Boxing Stadium (costruito nel dopo guerra e inaugurato l’8 dicembre del 1956). La Mae Mai Muay Thai prese definitivamente il nome Muay Thai nel periodo in cui il regno del Siam ebbe il passaggio da monarchia assoluta a monarchia parlamentare (24 giugno 1939) che portò alla nascita del regno della Thailandia ("terra degli uomini liberi"). Durante la Seconda guerra mondiale tornò di nuovo a chiamarsi Siam per poi diventare di nuovo, e permanentemente, Thailandia nell’11 maggio 1949. Solo dopo gli anni settanta la Muay Thai cominciò ad essere conosciuta e praticata fuori dalla Thailandia e in tutto l'occidente. I primi Europei a scoprirla furono i Francesi che riproposero inizialmente un tipo di combattimento simile ma combattuto con speciali calzature e chiamato Savate o Boxe Francese. In Italia la Muay Thai inizia ad essere diffusa anche tra i giovanissimi da quando nel 2005 il primo bambino Italiano di 12 anni combatte contro un coetaneo Thailandese e lo sorprende con la sua vittoria, quel bambino di chiama Mathias Gallo Cassarino.
Il vero allenamento di Muay Thai si è certi di trovarlo in Thailandia ed è importante la scelta del camp , cioè la palestra dove si vive e si pratica la Muay Thai 'vera'. Per gli atleti Thailandesi , la scelta è dettata dalla vicinanza a casa quando si è bambini e poi è frutto di un vero e proprio mercato simile a quello occidentale del calcio. I Thailandesi delle regioni povere, sopratutto agricole, praticano la Muay Thai in alternativa ad un qualsiasi altro lavoro meno remunerativo. La storia è pressochè la stessa per la maggior parte di loro e leggere una testimonianza vera può aiutare a comprendere tutto il mondo della Muay Thai visto con occhi Thailandesi (Link). Ci sono camp nelle zone rurali specializzati nel crescere i giovanissimi Nak Muay (coloro che praticano la Muay Thai come mestiere) e poi venderli ai camp di Bangkok per avere un futuro nei grandi stadi di Bangkok e oltre oceano. I camp (palestre) storici di Bangkok e di molte località turistiche della Thailandia inizialmente non accettavano combattenti 'Farang', cioè i non Thailandesi e per capire questo periodo è interessante vedere un film girato proprio a Bangkok e intitolato Chock Dee. La storia narrata nel film rappresentava la realtà fino agli anni 90, poi i Thailandesi hanno capito che i 'farang' erano disposti a pagare bene per allenarsi nei camp Thailandesi e che si adattavano anche ad alloggiare in strutture insane e fatiscenti; da li è nato un business legato, appunto, ai turisti che da tutto il mondo vanno in Thailandia per provare l'esperienza della Muay Thai. Negli ultimi anni sono anche nati camp tradizionali che affiancano strutture pulite, moderne e confortevoli , tali da evitare, a chi vuole fare l'esperienza della Muay Thai ,di doversi, magari,e prendere qualche infezione, fungo o semplicemente non riuscire a dormire la notte per la scomodità. Alcune di queste strutture sono anche sul mare come ad esempio questa nuovissima, e nel cuore della Thailandia vera, dove ancora la cultura Thai, il mare cristallino e la Muay Thai si fondono: www.7MuayThai.com Oltre l'allenamento: Il sano riposo e un’adeguata alimentazione, che tenga conto della caratteristiche climatiche e dei carichi d’allenamento, sono fondamentali per l’atleta, agonista o amatore che sia. Un buon gestore di camp non ha solo un buon Ajarn (maestro) che insegna la Muay Thai ma cura ogni aspetto della vita quotidiana dell’atleta perchè la Muay Thai diventa un sano stile di vita e crescita personale, fisica e psichica. L' Ajarn deve gestire con grande esperienza i novizi e infondergli sia la pazienza dell’apprendimento che l'adattamento al dolore (CONDIZIONAMENTO) che un duro allenamento comporta. Inoltre ha il compito di gestire l’allenamento in modo graduale in modo che l’atleta si senta a suo agio ed acquisisca lo strumento fondamentale per un combattente di Muay Thai : la calma, la pazienza e, cosa fondamentale, la convivenza con i dolorini vari che accompagnano ogni attività fisica importante. L'Ajarn fissa i tempi di allenamento nelle 2 sezioni giornaliere. La prima all'alba che inizia con la corsa e si conclude in palestra e quella del pomeriggio, che è la più impegnativa, e termina prima che sia buio. In Thailandia, il Nak Muay, oltre che un atleta, è un simbolo della cultura locale, dove spirito religioso e l’antica tradizione del guerriero si fondono portando con sé una tradizione antica di 2000 anni. Allenamento di Muay thai in occidente Dal 2000 la Muay Thai ha iniziato ad essere diffusa in tutto il mondo e meglio interpretata anche grazie allo sforzo economico del governo Thailandese che ha visto il proprio sport nazionale essere attaccato dall'influenza forte del football inglese (calcio). L'allenamento in europa differisce da quello originale thailandese sia nelle tecniche di allenamento che nell’intensità e nei tempi spesso dettati da climi molto diversi. La caratteristica principale è la predominanza delle tecniche di pugno derivate dalla storica influenza del pugilato. Gli occidentali ( o 'farang' come vengono chiamati dai Thailandesi ) dicono che i Thailandesi mettono i guanti inutilmente in quanto poi si allenano solo seguendo le tecniche di calci e di ginocchia in clinch ( lotta in piedi ). Questo è spesso molto vero in quanto, le tecniche di pugilato nella Muay Thai, per ragioni tattiche, sono meno usate rispetto a quelle di calci , gomiti e ginocchia. Una ragione importante è legata al calcolo dei punteggi nella Muay Thai che premia i calci medi e le ginocchia, ma molto complesso da spiegare. Nel link che segue potete trovare un guida ben fatta, ed estremamente comprensibile al lettore occidentale www.MuayFarang.com La Muay Thai è certamente uno degli sport più completi e formativi, per questo in occidente sta avendo un’enorme diffusione anche come sport per il benessere fisico e mentale che unisce a questo anche il condizionamento fisico e alcuni interessanti programmi di dimagrimento. Anche tra i ricchi di Bangkok, dal 2010, la Muay Thai è adottata come programma di fitness e dimagrimento e vista in funzione al benessere fisico come in Occidente; ma il motore della Muay Thai restano le migliaia di atleti Thailandesi combattenti che iniziano da bambini e poi fanno di questo sport una fonte di sostentamento ottima per loro e la loro famiglia. Tendenza che ormai ha coinvolto molti 'farang' che vivendo in Thailandia hanno imparato la Muay Thai come i Thailandesi e sempre più spesso replicano i loro successi sul ring e nell'insegnamento nei camp di tutta la Thailandia.
Cosa sono?
La Wai Kru è la fase iniziale della “danza” rituale, durante la quale il Nak Muay cammina lungo il perimetro delle corde, fermandosi e inchinandosi ad ogni angolo. L’atto ha come simbolismo un ”sigillo”contro l’ingresso di sfortuna e di protezione del combattente durante il match. Il Nak Muay, successivamente, si sposta verso il centro del ring e s’inchina verso il proprio angolo, dove si trovano i suoi allenatori. Unisce quindi i guanti di fronte al volto, rappresentando il Wai, e comincia a inclinarsi effettuando preghiere buddiste. Questo movimento viene eseguito 3 volte per rendere omaggio alle tre identità situate su diversi livelli ovvero: Onore di Buddha, Sangha (ordine di monaci) e Dharma (gli insegnamenti del Buddha). Contemporaneamente egli rende grazie al suo maestro, al suo campo e ai suoi compagni di allenamento. Dopo la Wai Kru, il Nak Muay procede con la Ram Muay che è una lenta serie di movimenti,eseguiti a ritmo della tipica musica, in direzione dei quattro lati del ring alla ricerca di protezione. Ogni atleta effettua una danza specifica, ovvero la danza è diversa per ogni atleta. Alcuni Lottatori incorporano movimenti che indicano la propria provincia di provenienza (Thailandia), mentre altri aggiungono semplicemente mosse personali. Nel tempo la Ram Muay è divenuta uno spettacolo aggiuntivo per pubblico amante delle tradizioni e della ‘vera’ Muay Thai. Questa danza è prevalentemente un momento di concentrazione mentale al match. Negli stadi della Capitale Bangkok, è quasi d’obbligo fare la Ram Muay, come è d’obbligo l’uso del Pra Jiat. Non tutti gli atleti indossano questi amuleti e praticano questa danza infatti Ramon Dekkers non faceva la Ram Muay e non indossava Mongkhol e Prajiat.